CONVEGNO AL SENATO SULLA TASSAZIONE DELLE BIG TECH
- DI PIETRO

- 25 lug
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 28 lug
Il 16 luglio, a Roma, nella Sala degli Atti Parlamentari presso la Biblioteca del Senato, in piazza della Minerva 38, si è svolto il convegno organizzato da Forza Italia dal titolo "La tassazione dei giganti del web" con l'intervento del Dott. Enrico Maria Di Pietro
Diversi i temi di fiscalità internazionale trattati durante il convegno che ha visto la partecipazione dei Senatori di Forza Italia e dei rappresentanti dell'OCSE, della Banca d'Italia e della CONSOB.
Il Dott. Enrico Maria Di Pietro è intervenuto - in qualità di relatore - con una relazione dal titolo "La fiscalità dell'economia digitale: nuove tecnologie e strumento di contrasto ai fenomeni elusivi".
In particolare, il tema centrale trattato dal Dott. Di Pietro ha riguardato la tassazione dell’economia digitale, evidenziando le difficoltà delle Amministrazioni Finanziarie globali a tassare i giganti del web: “i sistemi tradizionali, basati sulla presenza fisica di un’impresa, non sono in grado di intercettare i redditi prodotti da imprese senza stabile organizzazione”, ha spiegato, sottolineando come il valore generato in uno Stato diverso da quello di residenza fiscale delle big tech complichi l’applicazione delle norme attualmente vigenti. Il dibattito internazionale, guidato dall'OCSE e seguito dall'Unione Europea, si concentra da anni su proposte come la nuova definizione di stabile organizzazione con una “significant digital presence”, la introduzione di una “digital service tax” e della “global minimum tax”. Tuttavia, l’attuazione di queste misure richiede un accordo globale, reso complesso da interessi politici divergenti. “Gli schemi elusivi delle big tech sono formalmente legittimi, rispettando le attuali regole fiscali internazionali”, ha precisato, citando il caso degli Stati Uniti, che difendono la propria potestà impositiva opponendosi alla global minimum tax per le imprese digitali americane. Ha poi aggiunto: “Non è corretto sostenere che le big tech abbiano un global tax rate quasi inesistente. Creano strumenti giuridici che attribuiscono i redditi a entità in paesi a fiscalità privilegiata, ma ciò non significa che non paghino tasse nel paese di residenza della capogruppo (gli USA), ad esempio dopo aver rimpatriato i dividendi parcheggiati off-shore: più semplicemente le differiscono. Era prevedibile che gli USA non volessero condividere tale materia imponibile. Il tema piuttosto è come far intercettare materia imponibile agli altri paesi all’interno dei quali queste multinazionali lavorando “da remoto” creano valore, ovvero materia imponibile”.
Un ulteriore ostacolo è la “concorrenza fiscale dannosa” all’interno dell’UE, con accordi (ruling) tra Stati membri (es. Irlanda) e multinazionali, che riducono drasticamente la tassazione dei redditi. “Tutti vogliono equità fiscale, ma nessuno è disposto a cedere la propria sovranità impositiva”, ha commentato, evidenziando il paradosso politico. In Italia, per recuperare materia imponibile, sono stati introdotti strumenti come la web tax (ancorché con differenti presupposti) - e una nuova definizione di stabile organizzazione, basata su una “significativa e continuativa presenza economica”. “La web tax è attualmente lo strumento più utile ed efficiente, soprattutto se armonizzata a livello europeo”, ha affermato, sottolineando il suo potenziale come leva politica nelle trattative con gli USA. Nell'attesa (forse impossibile) di trovare una soluzione condivisa a livello globale, infatti, "non resta che cercare soluzioni innovative e nuove forme di imposizione", ha aggiunto.
In conclusione, la strada verso una fiscalità digitale equa resta lunga e complessa e segnata da tensioni politiche: tuttavia, conclude, "non bisogna dall'altro lato trascurare le misure attrattive, come semplificazioni normative e incentivi per rendere l’Italia competitiva e attrarre investimenti, anche dalle stesse big tech".

È possibile riascoltare l'intervento al seguente link: “La tassazione dei giganti del web” (16.07.2025)
Rassegna stampa:
Rassegna web:
TGCOM24: Forza Italia torna all'attacco con la proposta di tassare i giganti del Web
Italia Oggi: Web tax e dazi, due partite distinte con gli Usa - ItaliaOggi.it
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